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1. A1. Leggi il seguente testo dal titolo UFFA
e poi rispondi alle domande :

 

  --------PARTE 1
"Se mi prendi un cucciolo la smetto di dire uffa alla fine di ogni frase!"
Fu così, perentoriamente, che Martina fece irruzione in cucina, affrontando la
mamma tutta intenta a cucinare chissà cosa.
"Non ora, Marta. Ne parliamo un'altra volta" fu la risposta.
5 Ma quel nome, Marta anziché Martina, era il segno che una breccia era stata
aperta e che qualcosa, forse, sarebbe accaduto. Era il nome dei discorsi seri,
mentre Martina era quello di tutti i giorni e soprattutto dei momenti allegri.
---------PARTE 2
In effetti, Martina quel'uffa lo appiccicava davvero a troppe frasi, spesso a
sproposito e quasi per abitudine.
10 Uffa qua, uffa là, andava poi a finire che quando un bell'uffa, in qualche
discorso, ci stava proprio a pallino, perdeva inesorabilmente di incisività,
inflazionato com'era da tutti gli altri uffa sbrodolati senza motivo.
E la mamma quella parola non la sopportava proprio. Non la considerava
nemmeno una parola, ma un suono, o meglio un rumore.
15 Quasi preferiva una parolaccia, magari non troppo pesante, ma uffa spesso la
faceva andare fuori dai gangheri. Secondo lei, e non aveva poi tutti i torti, era il
motto delle persone viziate, che non poteva nemmeno vedere.
Quale miglior promessa, quindi, per ottenere in cambio un bel cucciolo? Non
sarebbe stato nemmeno uno sforzo troppo grande. Bastava un minimo di
20 autocontrollo e quell'abitudine l'avrebbe persa in meno di una settimana.
Fu così che, certa di aver toccato i sentimenti della mamma, Martina non
aggiunse nulla, e facendo finta di niente se ne tornò di là, sgranocchiando una
carota, ad aspettare che la cena fosse pronta.
---------PARTE 3
L'argomento "cucciolo" non si toccò più per qualche giorno, ma Martina badò
25 bene di non dimenticare nessun uffa per strada, cercando anche dì sottolinearli
tutti con il tono, per far sì che la mamma non si scordasse.
Mancavano due settimane, anzi due settimane meno un giorno al suo
compleanno e la richiesta per il regalo era partita. Inequivocabilmente. Se
qualcuno voleva capire, bene, altrimenti amen. Anzi, uffa!
30 I piani perfetti, si sa, sono tali perché non falliscono mai, e quello di Martina, il
giorno del suo compleanno, si rivelò proprio un piano perfetto.
Tornata da scuola, infatti, non fece in tempo a lanciare lo zaino nel solito angolo
che un coso minuscolo e peloso cominciò ad aggrapparsi alla zampa destra dei
suoi pantaloni!
35 Descrivere le urla emozionate di Martina è assolutamente superfluo e
comunque non sarebbe possibile rendere l'idea a parole.
Intanto la mamma se ne stava in disparte, appoggiata allo stipite del soggiorno,
a godersi quello spettacolo. Credo che la gioia esplosiva dì Martina la fece sentire
molto orgogliosa del regalo, di sé e anche della figlia.
40 Dopo una buona mezz'ora di versi, salti, strilli e follie, quando la situazione
parve tranquillizzarsi almeno un pò, non perse però tempo e con tono
affettuosamente severo la ammonì:
"Martina!" già, questa volta non disse Marta! "Io non mi sono dimenticata
della tua promessa... vediamo di mantenerla."
45 E poi, sorridendo, ci aggiunse un bell'uffa!
"Tranqui, ma', promettissimo!!!" rispose Martina, e poi se ne andò in
soggiorno ad arrotolarsi col cane.
-------------PARTE 4
Il pomeriggio passò in fretta.
Quando, verso sera, la mamma passò davanti alla camera dì Martina non poté
50 non udire la voce di sua figlia intenta a raccontarsi cose con il cane. Non solo ne
udì la voce, ma ne senti chiaramente le parole:
"Vieni qua, uffa! Siediti, uffa! Non così, dai, uffa!"
Lo sguardo le si incupì. Certo si aspettava che Martina potesse avere qualche
ricaduta, ma non che tradisse la sua promessa cosi presto e, soprattutto, così
55 spudoratamente.
Apri con decisione la porta della camera e vi si piazzò davanti ritta.
"Marta..." rieccola col nome solenne.
In uno sguardo lungo tre o quattro secondi la mamma racchiuse una quantità
incredibile di pensieri, che andavano dal concetto di obbedienza a quello di
60 fiducia, passando per le gerarchie familiari e il senso di responsabilita.
Cominciò anche a vagliare alcune ipotesi sul destino di quella bestiola, così
tenera e, almeno lei, innocente.
Il tutto, ripeto, in non più di quattro secondi.
Non ebbe intatti il tempo dì esporre a parole tutto questo, perché Martina, con
65 un sorriso da qua a là la anticipò e, porgendole il cucciolo, disse:
"Mamma! indovina? L'ho chiamato UFFA!".

La prima parte del testo (righe 1-7) dà informazioni sulla situazione-problema
da cui prende avvio il racconto; l e seguenti informazioni sono un elemento chiave
per comprendere la situazione di partenza?

Per ogni frase rispondi E' UN ELEMENTO CHIAVE oppure NON E' UN ELEMENTO CHIAVE

    E' UN ELEMENTO CHIAVE   NON E' UN ELEMENTO CHIAVE
 A   Martina ha un grande desiderio
 B  Martina è disposta a fare un patto
C  La mamma è indaffarata a fare
 D  La mamma è infastidita da un comportamento di Martina
E  La mamma non ha tempo di parlare subito con Martina

2. A2. "Ma quel nome, Marta anzichè Martina,
era il segno che una breccia era stata aperta
e che qualcosa, forse, sarebbe accaduto.
Era il nome dei discorsi seri, mentre Martina
era quello di tutti i giorni e soprattutto dei momenti allegri."
Cosa pensa Martina quando si sente chiamare Marta?
....la mamma usa questo nome quando....








 

3. A3. Nella parte 2 gli "uffa" di Martina danno
molto fastidio alla mamma (righe 13-17).
Qual è la ragione fondamentale di questo fastidio?

La mamma ritiene che...








 

4. A4. L'autore ci fa conoscere quello che la madre
pensa dell'abitudine della figlia di dire sempre "uffa".
A quale scopo dà queste informazioni?








 

5. A5.  L’autore interviene nel racconto dicendo
di essere d’accordo con quanto pensa la madre
dell’abitudine di Martina.

Da riga 15 a riga 17, quale frase dimostra chiaramente che l’autore
è d’accordo con la madre?




6. A6.  A riga 18 si legge "Quale miglior promessa,
quindi, per ottenere in cambio un bel cucciolo?".

Quale informazione può essere messa al posto
di quindi per rendere più chiaro il significato
di questa affermazione?




7. A7.  La promessa di Martina è la “migliore possibile”
per due ragioni: la prima è che ha buone probabilità
di convincere la mamma; qual è la seconda ragione?

Per ogni frase rispondi E' LA SECONDA RAGIONE oppure NON E' LA SECONDA RAGIONE

    E' LA SECONDA RAGIONE   NON E' LA SECONDA RAGIONE
 A   bastava convincere la mamma
 B  ha buone probabilità di convincere la mamma
C  non sarebbe stato nemmeno uno sforzo troppo grande
 D  quell'abitudine l'avrebbe persa 
E  quell’abitudine sarebbe sparita

8. A8. Dopo aver letto la parte 2, si può concludere
che Martina ha capito
che...




9. A9. Nel testo si parla del "piano" che Martina
ha elaborato per ottenere il cucciolo.
Queste potrebbero essere le prime due mosse del suo piano:
- fare la richiesta in vista di un'occasione importante come il compleanno
- scegliere la promessa più efficace tra le tante possibili

Quale altra mossa completa il piano di Martina ( lo hai leto nella parte 3 del testo )?
...




10. A10. Alle righe 30-31 si legge “I piani perfetti, si sa,
sono tali perché non falliscono mai, e quello di Martina,
il giorno del suo compleanno, si rivelò proprio un piano perfetto”.
Quale fatto del racconto indica che il piano di Martina si è rivelato perfetto?




11. A11. La mamma, dopo aver visto la gioia di Martina
per il regalo ricevuto, "già, questa volta non disse Marta!
Io non mi sono dimenticata della tua promessa... vediamo di mantenerla.
E poi, sorridendo, ci aggiunse un bell'uffa!"

Qual è l'atteggiamento della mamma rivelato da queste parole?




12. A12. Che cosa rende il comportamento di Martina
veramente imperdonabile agli occhi della madre?
Il fatto che Martina possa aver...




13. A13.  "In uno sguardo lungo tre o quattro secondi
la mamma racchiuse una quantità incredibile di pensieri,
che andavano dal concetto di obbedienza a quello di fiducia,
passando per le gerarchie familiari e il senso di responsabilità...
Non ebbe infatti il tempo di esporre a parole tutto questo..."
(righe 58-64).
Se la mamma avesse avuto il tempo di parlare,
avrebbe potuto dire alla figlia questa frase:

per ogni frase rispondi SI oppure NO

    SI   NO
 A   Guarda che ora non puoi passare tutto il pomeriggio a giocare con il cane! 
 B  Non hai mantenuto la parola data. Non ci si può fidare di te!
C  Pensa ai compiti!
 D  Guarda come tratti male questa povera bestiola innocente!
E  Sei un pochino bugiarda!

14. A14. "Mamma! Indovina? L'ho chiamato UFFA!".

Quale effetto spera di ottenere Martina pronunciando le parole che concludono il racconto?




15. A15. Dal modo in cui è costruito il personaggio
di Martina e dalle sue caratteristiche, si capisce
che l'autore vuole suscitare nel lettore una reazione
emotiva nei confronti della bambina.

Quale reazione vuole suscitare?





16. B1. Leggi il seguetne testo dal titolo CORPO E AZIONE
e poi rispondi alle domande

 

  1. Non parlare, non dormire, non mangiare
Quasi tutto quanto viviamo e pensiamo viene tradotto ín azioni. Per esempio
sentiamo la temperatura e decidiamo di indossare un giaccone, se all'improvviso
ci ritroviamo sotto un temporale, corriamo alla ricerca di un riparo.
Ma oltre a questo procedimento rivolto all'azione ne esiste un altro, e cioè
5 prendere la decisione di non fare nulla. Non siamo solo in grado di parlare,
dormire, mangiare, ecc., ma abbiamo anche la capacità di non parlare, non
dormire, non mangiare, semplicemente perché abbiamo deciso così. Questa
abilità — chiamata dagli studiosi "autocontrollo"— è molto interessante. Lo studio
di questa abilità ha permesso di giungere a conclusioni inaspettate.
10 2. Un esperimento con bambini, biscotti e marshmallow
Tutto cominciò negli anni Sessanta del secolo scorso, quando uno scienziato
decise di mettere in una stanza tanti bambini di 4 anni e un piatto di dolcetti.
Obiettivo: studiare la loro capacità di controllare i propri impulsi e di posticipare
una piccola gratificazione in cambio di una maggiore, ma non immediata.
Metodo: ogni bambino venne fatto entrare in una stanza con dentro una sedia,
15 un tavolo, un vassoio di dolci e una campanella. Lo scienziato (che si chiamava
Walter Mischel) spiegò ai bambini che lui doveva uscire un momento dalla stanza
e disse loro che se fossero riusciti a non toccare i dolcetti mentre era fuori, il loro
sforzo sarebbe stato ricompensato al suo ritorno con due pasticcini; se un
bambino non fosse riuscito a resistere, avrebbe potuto suonare la campanella e
20 Walter sarebbe tornato subito per dargli un dolcetto (ma uno soltanto).
Risultato: Walter osservò che tutti i bambini erano tentati dai dolcetti, ma mentre
alcuni riuscirono a distrarsi (tappandosi gli occhi, giocherellando con le ciocche
di capelli), la maggioranza non riuscì ad aspettare più di 3 minuti
(Walter sarebbe rimasto fuori dalla stanza circa 15 minuti... un'eternità, con un piatto di
25 dolcetti davanti!).
Alcuni bambini si mostrarono addirittura così impazienti da non suonare nemmeno la
campanella e si buttarono subito sul vassoio!
3. Ma la cosa più interessante deve ancora venire...
Quel gruppo di bambini venne seguito dagli studiosi per diversi anni, per provare
30 a scoprire se ci fosse qualche relazione tra la loro capacità di attesa e la loro vita futura.
Per esempio, chi era riuscito a controllarsi e ad aspettare la ricompensa
avrebbe avuto maggiori o minori problemi durante la ricreazione? Avrebbe
gestito meglio o peggio le sue ansie? Avrebbe avuto voti migliori o peggiori?
I dati mostrarono che in generale chi era riuscito a posticipare la gratificazione
35 immediata avrebbe avuto meno problemi a scuola, con gli amici e più tardi nella
vita lavorativa!
Perché? Perché riuscire a mettere in atto strategie per raggiungere obiettivi a
lungo termine — come mangiare due marshmallow anziché uno, ma anche cose
più serie come conseguire un diploma, portare avanti un allenamento sportivo e
40 cosi via — può avere conseguenze importanti per la nostra vita.
Piccola annotazione: tutto ciò riguarda tra l'altro la capacità dì anticipare le
conseguenze e di prevedere quello che accadrà. Bene, questa è una specialità
della corteccia prefrontale, una parte del cervello che nei bambini e negli
adolescenti è ancora in via di formazione. Quando siamo giovani, quindi, può
45 risultare più difficile pensare a un futuro lontano e di conseguenza resistere e
non buttarsi sul primo vassoio di ghiottonerie che ci piazzano davanti.

Il paragrafo 1 permette di ricavare che cosa significa la parola "autocontrollo".
Che cosa significa? l'autocontrollo è...
seleziona la frase che secondo te descrive meglio la parola con un SI e metti NO su tutte le altre

    SI   NO
 A   la capacità di padroneggiare le proprie azioni e reazioni
 B  la abilità di reagire in risposta ai propri bisogni e soddisfarli
C  la possibilità di decidere al posto degli altri
 D  la tendenza a rinunciare a ogni iniziativa

17. B2. Nel paragrafo 2 si dice che lo studioso Walter Mischel
costruisce il suo esperimento con l'idea di raggiungere uno scopo preciso.
Quale? Per rispondere completa il breve testo che segue.
Che parola inseriresti al posto dei numeri evidenziati nel seguente brano?

Lo scopo dell'esperimento è osservare se dei bambini di quattro anni sono capaci
di controllare le loro azioni, cioè se sanno (1) a una piccola gratificazione (2)
in cambio di una ricompensa di (3)
 valore, ma disponibile in un momento (4)

Seleziona la parola giusta per i 4 elementi nascosti.

Pensare Maggiore Immediata Meritata Rinunciare Imprevisto Uguale Successivo
(1)
(2)
(3)
(4)

18. B3. La tabella elenca i comportamenti dei bambini
osservati dallo scienziato Walter Mischel (paragrafo 2).
Indica quanti bambini hanno mostrato ciascuno dei comportamenti,
in base al risultato dell’esperimento.

Tutti i bambini Molti bambini Alcuni Bambini
Sono attratti dai dolci
Aspettano tutto il tempo indicato dallo sperimentatore e ricevono i due dolcetti
Prendono il dolce dopo pochi minuti e dopo aver suonato la campanella
Prendono subito il dolce senza suonare la campanella

19. B4. Rispetto all'obiettivo dell'esperimento descritto
nel paragrafo 2, quale elemento permette di valutare
la capacità di autocontrollo dei bambini?




20. B5. L’immagine seguente rappresenta un momento
dell’esperimento e mostra il comportamento di alcuni bambini.

Selezione invalsi italiano primaria classe quinta esperimento
Tenendo conto di quanto dice il testo,
quale frase spiega correttamente l’immagine?




21. B6. I bambini dell'esperimento si comportano in modo
diverso, dimostrando diversi livelli di autocontrollo.
Come definiresti la capacità di autocontrollo da un minimo
ad un massimo, dei bambini che hanno aspettato circa 3
minuti prima di suonare il campanello?




22. B7. Il paragrafo 3 ha come titolo "Ma la cosa più interessante deve ancora venire...". 
Quale delle seguenti frasi, prese dal testo, dice qual è "la cosa più interessante"?


Quel gruppo di bambini venne seguito dagli studiosi per diversi anni

I dati mostrarono che in generale chi era riuscito a posticipare la gratificazione immediata avrebbe avuto meno problemi a scuola, con gli amici e più tardi nella vita lavorativa

23. B8. Nel seguente riquadro c'è un esempio formulato in prima persona.
Quale scopo intende raggiungere l'autore?

Selezione invalsi italiano primaria classe quinta quesito

Mett in relazione gli elementi dell’esempio
con il concetto generale corrispondente.
(attenzione c'e' un elemento in piu'...) 

    Obiettivo 
a lungo termine
Mezzo per
procurarsi qualcosa
Conseguenza
Prevista
Ricompensa Immediata
 Soldi della paghetta
B  Gioco pazzesco
C  Gelatine alla frutta

24. B9. Nel riquadro finale l’autore presenta al lettore un esempio
attraverso una domanda formulata in prima persona.
Quale scopo intende raggiungere l’autore con il riquadro?




25.

B10. Il primo paragrafo finisce con l'affermazione
che lo studio della capacità di autocontrollo ha portato
a conclusioni inaspettate.
In base all'intero testo, a quali conclusioni inaspettate sono arrivati gli scienziati
che hanno studiato queste capacità?

la capacità di autocontrollo...




26.

B11. Dopo aver letto il testo in classe, l'insegnante chiede
a quattro alunni di fare un esempio tratto dalla loro esperienza,
di scelta tra la soddisfazione immediata di un desiderio
e un obiettivo a lungo termine.

PARIDE: la domenica davanti alla vetrina della pasticceria, osservavo a lungo i dolci esposti. Non so mai cosa acquistare: i dolci alla crema che piacciono anche alla mamma o quelli al cioccolato che piacciono anche al papà?
ALBERTO: ogni estate, quando arriva il periodo delle vacanze, sono indecisa se accettare l'invito dei nonni e partire per la montagna o andare in campeggio con i ragazzi della mia età.
LUCA: quando sono a casa da solo durante la settimana a volte non so se studiare per avere bei voti in pagella o accendere la TV per vedere i cartoni animati.
MAURO: il giovedì vado a nuoto, che è il mio sport preferito, ma è anche il giorno libero del mio amico Luca che è molto simpatico. Vado in piscina o vado a casa di Luca?

Quale esempio corrisponde a questo tipo di scelta?

Paride nel suo esempio della domenica
Alberto nel suo esempio dell'estate
Luca nel suo esempio durante la settimana
Mauro nel suo esempio del giovedì

27. C1. Completa le seguenti frasi con la parola corretta,
per ogni riga seleziona un solo elemento.

    1 2 3 4
 A   Emma è andata ...... fare i compiti dalla sua amica
a

ha

o

ho
 B  Sara .... dimenticato i suoi quaderni
a

ha

o

ho
C  Luigi ..... lasciato i suoi quaderni sul banco
a

ha

o

ho
 D  Stamattina ..... telefonato al mio migliore amico
a

ha

o

ho
E  .......  chiesto a Pietro se preferiva mangiare un gelato
a

ha

o

ho
F  Non so se Paolo preferisce uscire ...... andare al cinema
a

ha

o

ho
G  Immagino che oggi possiamo andare al parco ..... in spiaggia
a

ha

o

ho

28. C2. In quale delle frasi che seguono il verbo NON
è al modo indicativo?




29. C3. In quale delle frasi che seguono la parola
in STAMPATELLO è usata in funzione di nome?




30. C4. In quale delle frasi che seguono il verbo
"essere" è usato come verbo ausiliare?




31. C5. Indica in quali dei seguenti verbi ‘ri-’ è un prefisso
e ha il significato di “azione che si ripete”.
Seleziona una solo opzione per ogni riga:

 
    L’azione
si ripete
L’azione
NON si ripete
 Ri-dere
B  Ri-tornare
C  Ri-schiare
D  Ri-sparmiare
E  Ri-cucire
F  Ri-cordare
G  Ri-mandare
H  Ri-elaborare

32. C6. Leggi la definizione di "lavatrice" tratta da un dizionario.
Lavatrice s.f. 1. Elettrodomestico per il lavaggio automatico di indumenti, biancheria:
detersivo per lavatrice. 2. Ciclo di lavaggio effettuato con tale elettrodomestico:
fare uno lavatrice al giorno [der. di lavare].

E' possibile ricavare da questa definizione le seguenti informazioni?
 

  SI NO
 La divisione in sillabe
B  Il genere grammaticale
C  I sinonimi
D  Esempi di frasi con lavatrice
E  Da dove deriva lavatrice

33. C7. Leggi la seguente frase:
Anche oggi siamo arrivati puntuali alla lezione.
Con quale delle seguenti espressioni puoi sostituire
la parola sottolineata, senza cambiare il significato della frase?




34. C8. In quale delle seguenti frasi
la punteggiatura NON è corretta?




 

35. C9. Leggi la frase che segue:
La mamma ha detto a Margherita: "Metti in ordine tutti i tuoi vestiti".
Come sarebbe questa frase trasformando da discorso diretto a discorso indiretto?




36. C10. Leggi le seguenti frasi ed indica le parole
che sono scritte in minuscolo ma che devono
essere scritte con la lettera iniziale maiuscola.
(ogni frase puo' contenere piu' di una parola!)

    1 2 3 4
 A   Ogni mattina aspetto il mio amico giorgio in via roma ma lui è sempre in ritardo.
Mattina

Giorgio

Lui

Roma
B  Un leone disse a un topo: “ti prego, corri a chiamare aiuto! sono intrappolato in   questa rete, da solo non riesco a liberarmi”.
Leone

Ti

Aiuto

Sono
C  Oggi marco e sara giocano a palla nel parco da due ore
Giocano

Marco

Sara

Parco
D  domani mangerò un gelato offerto da zia marta
Domani

Gelato

Marta

Offerto
E  ieri ho preso il treno che partiva da milano alle dodici e trenta
Ieri

Treno

Milano

Dodici

37. C11. Quale dei seguenti verbi NON è un verbo alterato,
cioè non è formato con un suffisso che si aggiunge
al verbo di base?




38. C12. Leggi la seguente frase :
"Oggi la maestra ha consegnato un lecca lecca
ad ogni bambino della classe"

Quale delle seguenti frasi ha un significato equivalente ?


Oggi la maestra ha consegnato un lecca lecca ad alcuni bambini della classe
Oggi la maestra ha consegnato un lecca lecca a tutti i bambini della classe
Oggi la maestra ha consegnato un lecca lecca a quasi tutti i bambini della classe

39. C13. Metti in scala di intensità ( dal minore al maggiore )
le parole che seguono, selezionando la sequenza corretta.


1 essenziale - 2 completo - 3 semplice - 4 esagerato





40. C14. Leggi la frase che segue:
“Il fratello  del mio amico Fabio,
che vive in Spagna con la nonna materna,
è veramente simpatico”.
In questa frase, con quale elemento concorda
l’aggettivo “simpatico”?






41. C16. Quale dei seguenti verbi NON è un verbo alterato,
cioè non è formato con un suffisso che si aggiunge
al verbo di base?




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