3. Leggendo il titolo puoi aspettarti che nel racconto ci siano alcune cose.
Indica quali.
Seleziona un Si o un No su ogni riga:
Nel quiz successivo leggerai il racconto dal titolo : LE MULTE
4. LE MULTE - leggi con attenzione
1 C’era una mamma che quando si arrabbiava col suo bambino perché
2 faceva una cosa sbagliata o brutta o disobbediva non lo sgridava. No.
3 Gli dava una multa. La multa era un foglietto, e lei ci scriveva sopra
4 cose così:
5 GIACOMO HA LASCIATO
6 IN DISORDINE LA SUA CAMERA
7 QUINDI MERITA UNA MULTA
8 Quando il bambino trovava un foglietto del genere sul cuscino
9 si metteva subito al lavoro, perché sapeva che le multe sono una cosa
10 seria e vanno pagate. Così, per esempio, faceva un disegno molto
11 bello alla mamma, con un bambino che sta rimettendo in ordine la
12 sua camera, butta via le cartacce, porta nel cesto della biancheria
13 sporca la biancheria sporca. Poi lo arrotolava, lo chiudeva con un
14 nastrino, ci metteva sopra un bigliettino con scritto PAGAMENTO
15 MULTA e lo lasciava sul cuscino della sua mamma.
16 La volta dopo, però, si ricordava di mettere a posto la camera senza
17 prendere la multa.
18 Naturalmente poteva anche succedere che il bambino combinasse
19 qualche guaio. E in quel caso la multa era più seria. Per esempio, una
20 volta, giocando a pallone, aveva rotto il vetro di una vicina di casa che
21 abitava al piano terreno. Quella volta lì la vera multa l'aveva pagata la
22 mamma, nel senso che aveva dovuto ripagare il vetro nuovo alla
23 vicina. E anche il bambino aveva dovuto pensare a una multa molto
24 grossa. Praticamente ogni sera aveva inventato una fiaba e l’aveva
25 raccontata alla mamma, prima di dormire, per una settimana di fila.
26 Proprio il contrario di quello che succede di solito, visto che
27 normalmente sono le mamme (o i papà) a raccontare le storie della
28 sera ai bambini, e non era stato per niente facile. Però il bambino ci
29 si era messo d'impegno, se l'era cavata molto bene e la mamma era
30 rimasta contenta, perché dopo la storia lui le dava un bacio sulla
31 fronte e lei si addormentava tranquilla e faceva dei sogni molto belli.
32 Anche la mamma prendeva una multa, qualche volta. Per esempio,
33 dopo essere andata via per lavoro per alcuni giorni (in quel caso il
34 bambino restava con il papà e la babysitter), la multa se la scriveva da
35 solo. Così:
36 QUESTA È UNA MULTA PER LA LONTANANZA
37 E poi metteva il foglietto sulla scrivania del bambino. In questo caso
38 lui sapeva che poteva decidere qualcosa di bello da fare insieme alla
39 mamma, come andare al cinema o a vedere uno spettacolo a teatro.
40 Si divertivano tutti e due, e soprattutto stavano insieme.
41 Sarebbe stato veramente buffo se quel bambino una volta cresciuto
42 avesse deciso di fare il vigile, visto che era così abituato alle multe
43 Invece da grande diventò un inventore, e inventò un telefono
44 speciale che ti faceva vedere le persone, oltre che sentirle, e se
45 toccavi il video sentivi la pelle di chi ti parlava come se fosse lì con te.
46 Così almeno le multe per la lontananza sparirono dalla vita dei
47 bambini, e anche delle mamme e dei papà che ogni tanto devono
48 andare lontano per via del loro lavoro.
(Tratto e adattato da: Beatrice Masini, Un papà racconta, Torino, Einaudi, 2007, pag. 42)
16. B12 Perché inventare storie per una settimana
è una multa molto grossa per un bambino?
seleziona un Si o No su ogni riga
23. C1 Trova l’intruso:
seleziona in ognuno dei 3 gruppi la parola
che NON sta bene con le altre.
24. C2 Per ogni parola scritta nella prima colonna, trova qual è la
parola che ha significato contrario.
Guarda bene l’esempio e poi continua tu.
Metti una selezione per ogni riga.